Gian Mario Maletto

Musica Jazz, marzo 1996

“Sembra abitare la più lontana galassia del jazz italiano, Armando Battiston, tanto singolare, esclusivo è il suo angolo d’impatto con la materia musicale, tanto rigorosa è ogni sua scelta, ma soprattutto tanto ardito è il suo percorso.
Il pianista di Pordenone sembra addirittura cercare una nuova dimensione per il jazz, spostando l’improvvisazione su territori più vasti, legati in particolare alla musica contemporanea dotta.”
(Musica Jazz, marzo 1996)

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