Recensione

Franco Fayenz

“Compositore esecutore di straordinaria sensibilità” “La sua musica bellissima, moderna ma non difficile… la definirei seria, educativa e divertente nel senso migliore del termine.” (Musica Jazz, marzo 1998)

Luigi Onori

“Ampie suggestioni che intridono la sua musica dal respiro classico, dalla letteratura alla pittura, unite ad una capacità di introspezione acuta e di visione a largo raggio” Dal libro “Note di frontiera”, 2001

Arturo Stalteri

“Armando Battiston si muove in un territorio misterioso e contaminato. Ossia un panorama a tutto tondo e con un’ispirazione piuttosto varia. Il suo universo è la musica jazz, ma non solo, anche la musica colta e la musica elettronica”. (Lampi…

Pino Saulo

“Prosegue da anni con coerenza un suo discorso musicale che non somiglia a nessuno. Il suo linguaggio lo differenzia da tutti quanti.” (Radio Tre Suite, febbraio 1996)

Daniele Bergesio

“Potenti dissonanze emotive, brusche accelerazioni, tracimanti virtuosismi hanno condito un repertorio in grado di spaziare tra Charlie Haden, Kurt Weill, Gillespie, Piazzolla e ovviamente pezzi propri del pianista” (Gazzettino, 20-04-2002)

Gian Mario Maletto

“Sembra abitare la più lontana galassia del jazz italiano, Armando Battiston, tanto singolare, esclusivo è il suo angolo d’impatto con la materia musicale, tanto rigorosa è ogni sua scelta, ma soprattutto tanto ardito è il suo percorso. Il pianista di…

Silvio Montaguti

“Il commento-tappeto musicale di Battiston è unicamente mirato a esaltare la temperie affettiva delle singole liriche, attingendo a una grande varietà di risorse compositive…” (Gazzettino, 10-08-2000)

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